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Ill. ma Arciconfraternita Sant'Angelo dei Rossi

Chi Siamo

Fondate sul sentimento di fratellanza sviluppatosi principalmente dopo l’avvento del cristianesimo, le prime tracce di confraternite si possono individuare in Francia nel VII secolo e già nell’852 i capitoli di Incmaro di Reims esortano i parroci a reprimere gli abusi delle confraternite e delle gildonie.
In Italia se ne hanno tracce certe già dal XII secolo, per quanto alcuni studiosi ritengano di trovarne presenza già due secoli prima. Queste protoconfraternite non avevano comunque le funzioni e gli attributi che identificarono nei secoli successivi questo tipo di sodalizi. In genere si trattava di associazioni monastiche o i cui confrati vivevano una specie di legge della consacrazione di tutti i propri beni per fini religiosi.
Nel 1260 nacque a Perugia la Confraternita dei Flagellanti, da cui ebbero origine molte altre associazioni praticanti la flagellazione in privato o in pubblico e la beneficenza verso i poveri e gli ospedali, A Roma nel 1264 sorse la Confraternita del Gonfalone e nell’alta Italia nel 1399 la Confraternita dei Bianchi.


Nel 1400 ebbero importanza in Roma le confraternite fra i membri delle diverse nazioni (la Confraternita di S. Maria dei Teutonici, quella di S. Luigi dei Francesi ecc.) e nel 1500 si fondarono molte Compagnie del Divino Amore.
E fu proprio in questo periodo, fra il XV ed il XVI secolo, che si introdussero in Italia la maggioranza dei sodalizi nati allo scopo di esercitare opere di pietà e di carità ed aventi anche lo scopo di incrementare il culto pubblico.


A differenza delle congregazioni religiose, i membri delle confraternite non vivevano in comune. Esse venivano istituite in una chiesa con un decreto formale dell’autorità ecclesiastica. Avevano uno statuto che ne fissava lo scopo e i rapporti sociali interni, nonché il titolo ed il nome. Avevano inoltre una foggia speciale di abito per i confratelli, il sacco di penitenza, di vario colore e con cordone ai fianchi. Di preferenza prendevano parte alle processioni del SS. Sacramento, Avevano infine delle insegne che venivano portate quando la confraternita si presentava come corporazione.
A seconda delle varie regioni prendevano nomi diversi: fraterie, confraterie, gilde, gildonie, collecta, sodalità.
Nel Lomabardo-Veneto erano chiamate scholae, suffragi, sovvegni. Nelle province meridionali estaurite; in Liguria casacie;nel resto della Penisola: congreghe, congregazioni, compagnie, centurie.


Porta la data di fondazione del 1060 forse la più antica Compagnia di Messina, nata come una Milizia sotto la protezione della Vergine per accompagnare e diffondere il SS. Sacramento quando doveva essere trasportato nella casa dei moribondi. Ne era scaturita necessità a causa del continuo osteggiare dei saraceni in queste occasioni e, per riconoscersi, i militi della compagnia scelsero di indossare una banda verde. Questa Compagnia in principio venne chiamata dei Disciplinati della Grecia, poi Compagnia dell’Agonia; più tardi fu chiamata la Candelora. Ma fu sempre a cavallo fra il 1400 ed il 1500 che anche a Messina si ebbe la fondazione di un gran numero di confraternite, se ne contano più di 80, tutte dedite ad opere di carità e di impegno cristiano.